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BOO!

BOO!

 

L'occhio muto è spettatore dei disturbati canali sintonizzati sulla società,

una banda millenaria dalle conseguenza cicliche: potere, guerre, miseria.
In quest'opera l'entità che osserva non ha bocca per parlare e non ha mani per agire:

l'occhio è osservazione e compassione, indagine e pietà.
Tutto si muove all'interno di un rumore assordante, in cui le singole voci - urla di intere popolazioni -

rimangono frequenze inascoltate, fruscii di fondo, suoni in attesa di essere isolati.
"Boo" è la richiesta di interruzione dello spettacolo non gradito di cui l'umanità è vittima,

il grido di disapprovazione che sale all'unisono per un'immediata sospensione di quello che non va.
Mi presti la tua voce?

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